Ricerca di etnografia aziendale sul patrimonio valoriale nelle cooperative giudicariesi
Dopo un inizio dedicato alla raccolta dei bisogni e delle impressioni delle cooperative coinvolte, con il 2018 si è iniziato ad ideare i primi interventi che cercassero di contribuire a risolvere le problematiche emerse.
I due bisogni maggiormente sentiti dalle cooperative giudicariesi sono:
1) ringiovanimento delle basi sociali;
2) rafforzamento dello spirito cooperativo nei dipendenti e nei soci lavoratori.
Tra le iniziative proposte nel Tavolo, quella che ha suscito maggiore interesse prevede la realizzazione di una ricerca con l’obiettivo di indagare “la percezione del valore della cooperazione nelle imprese cooperative” e che al contempo possa contribuire “a capire oggi quali sono i valori che realmente sottendono all’agire dell’impresa cooperativa, e sui quali fare leva per riflettere sull’organizzazione permettendo in questo modo di innescare cambiamento organizzativi positivi”.
La Fondazione ha individuato nella prof.ssa Veronica Ronchi la persona competente a condurre l’indagine. La prof.ssa Ronchi è ricercatrice in Storia Economica presso il Dipartimento di Studi storici dell'Università degli studi di Milano, dove insegna Economia e Storia della Globalizzazione, e presso la Fondazione Eni Enrico Mattei.
L’etnografia aziendale è l’attività di osservazione, descrizione e interpretazione della cultura o meglio delle culture dell’organizzazione, la cui aspirazione è quella di capire come stanno insieme le realtà organizzative e quali problematiche esse presentano in caso di spinte esterne che chiedono cambiamento. Tali analisi vengono effettuate tramite un impianto metodologico qualitativo e prevede l’utilizzo di diversi strumenti di rilevazione che consentano da un lato al ricercatore di condividere la vita lavorativa delle persone coinvolte tramite l’osservazione partecipata ed il dialogo comune e dall’altro di ottenere informazioni mediante la realizzazione di interviste semi-strutturate. In queste interviste l’obiettivo è di mettere a proprio agio l’intervistato lasciando la conduzione dell’incontro a lui.
Le interviste avranno una forma di narrazione autobiografica, saranno rivolte agli amministratori, dipendenti e soci lavoratori delle cooperative aderenti al Tavolo intercooperativo permanente.
Verrà quindi eseguita un’attenta analisi delle informazioni raccolte e si cercherà di comprendere il complesso dialogo tra il “soggetto della società” e il “soggetto del lavoro”, i meccanismi e le strutture in un contesto nel quale le relazioni sociali vengono intese come pratiche operative e simboliche insieme, in un tentativo di comprendere la pluralità di voci che compongono la singola persona e l’organizzazione a cui appartiene.
Una volta effettuata l’analisi interpretativa verranno restituiti i risultati ottenuti tramite la creazione di una raccolta delle interviste, la stesura di un saggio interpretativo (40-50 pagine), la creazione di un video di 30-40 minuti che verrà proiettato nell'evento aperto al pubblico. Il saggio e il video verranno donati ai cooperatori.