Giovanni Raineri
(Parma 1858 - Roma 1944)
Promotore della cooperazione tra i produttori agricoli nel piacentino, convocò nella città emiliana un convegno che diede impulso alla creazione di consorzi agrari in tutto il Paese - sostenuti dal governo e dalle banche popolari.
Nel 1891 fondò il Giornale di agricoltura.
Nel 1892 nacque la Federazione italiana dei consorzi agrari di cui Raineri fu direttore generale: l’ente, presieduto da Enea Cavalieri, conobbe in quegli anni uno sviluppo esponenziale vedendo crescere i consorzi da 16 a 192 in meno di dieci anni.
Nel 1910, con il Governo Luzzatti, di cui fu amico e collaboratore, divenne Ministro dell'agricoltura, industria e commercio.
Promosse numerosi provvedimenti legislativi e concepì l'idea di costituire, dove fosse possibile, in tutta Italia, società anonime cooperative tra gli agricoltori. Erano i Consorzi agrari, riuniti in una Federazione destinata a un grande futuro.
Sedette in parlamento fino al 1923, spendendosi per la promozione della cooperazione agraria e il coordinamento nel settore.
Con l'avvento del fascismo Raineri si ritirò dalla scena politica, anche se nel 1924 era stato nominato senatore del regno.
Tra le sue opere:
• Problemi agrari, Roma, 1917
• L'economia pubblica e la finanza statale nella conquista dell'impero, Colombo, 1937
• Memorie di guerra e di governo, a cura di Aldo G. Ricci, 2016
• Le affittanze collettive, Federazione dei consorzi agrari, Piacenza, 1906
• G. Raineri, Memorie di guerra e di governo, Istituto per la storia del risorgimento italiano comitato di Piacenza, Piacenza, 2016
Per approfondire:
• V. Cavallaro, Artefici del movimento cooperativo. Giovanni Raineri e la sua opera per la cooperazione rurale di fine secolo, in "La Rivista della cooperazione", nn.1-2; 3-4; 5-6, 1965
• S. Fontana, Giovanni Ranieri, tecnico agrario e uomo politico: dalla Federconsorzi al comitato agrario nazionale, in AAVV, La Federconsorzi tra Stato liberale e fascismo, Laterza, Bari, 1995