Andrea Costa
(Imola 1851-1910)
Si accostò all’anarchismo da giovane, per poi avvicinarsi al socialismo democratico e riformista.
Come intellettuale sostenne il ruolo delle cooperative come fulcro del processo di democratizzazione della società.
Per migliorare le condizioni della classe lavoratrice Costa riteneva necessario un lavoro graduale, fatto di “mezzi pratici”, di forme associative come il sindacato e le cooperative.
Privilegiò perciò un rapporto con alcuni dei principali esponenti della cooperazione italiana, tra cui Giuseppe Massarenti, Nullo Baldini, Camillo Prampolini.
Nel 1882 fu il primo deputato eletto con il neocostituito Partito Socialista.
Nel 1909 Andrea Costa divenne vicepresidente della Camera dei Deputati. L’anno dopo, il 19 gennaio, in ospedale a Imola, morì a nemmeno 60 anni.
Riportiamo il ricordo di Giuseppe Massarenti dell’influenza che il Costa esercitò nel movimento cooperativo italiano: “Il benessere economico e morale che la cooperazione genera dal suo seno non può essere ritenuto un danno o un difetto per la causa del socialismo, come ritengono alcuni miopi compagni nostri della tendenza intransigente-rivoluzionaria. Ma il benessere si raggiunge solo con l’aumento della produzione della ricchezza […] distribuendola tra i propri affiliati. Questo deve essere il compito della cooperazione. Ma la cooperazione da sola non può essere in grado di risolvere la questione sociale: occorre anche conquistare i pubblici poteri, dai Comuni allo Stato, tutti i gangli della società borghese, i mezzi di produzione e di scambio […]. Questo fu l’insegnamento che Andrea Costa ci lasciò”.
Alcune sue opere:
• Il 18 marzo e la Comune di Parigi, 1896
• Bagliori di socialismo, 1910
• Lettera al ministro Giovanni Nicotera, 1910
Per approfondire:
• A. Varni, Emilia-Romagna terra di cooperazione, Eta/Analisi, Bologna, 1990
• D. G. Molesi, Nullo Baldini (le memorie) - Andrea Costa (la famiglia), Il Romagnolo, Ravenna, 1991
• Treccani COSTA, Andrea in "Dizionario Biografico"
• Cooperativa Andrea Costa, La Biografia di Andrea Costa