don Guido de Gentili

(1870-1945)
 
 

Sacerdote, stretto collaboratore di Celestino Endrici e figura di primo piano per il movimento cattolico trentino di inizio Novecento, nella stagione del fiorire di iniziative sociali e culturali di questa matrice, coeve all’Enciclica sociale Rerum Novarum di papa Leone XIII.

Tra il 1898 e il 1905 de Gentili fu direttore del periodico La Voce cattolica e dal 1905 fu poi presidente del Comitato diocesano per l’azione cattolica, guida e coordinamento dell’associazionismo e delle iniziative del mondo cattolico. De Gentili potenziò i settori di stampa ed informazione e si dedicò al coordinamento degli enti economici connessi al mondo cattolico.

Fu consigliere della Federazione dei Consorzi cooperativi negli anni 20. Fu eletto negli anni successivi alla Dieta di Innsbruck e al Parlamento di Vienna, difendendo l’autonomia del territorio e la valorizzazione e tutela della cultura italiana.

Rimase personaggio chiave del mondo cattolico trentino anche dopo la prima guerra mondiale, accompagnando la transizione del territorio, ora parte dello stato italiano. Saranno anni di cambiamento e di complesso adattamento alla nuova situazione politica del paese: de Gentili, con l’avvento del fascismo si operò per la difesa del mondo associazionistico e cooperativo senza però riuscire a contrastare la violenza fascista che arrivò ad occupare e controllare l’apparato messo a punto fino ad allora.


Per approfondire:

G. Zorzi, A. Leonardi, A. Canavero (a cura di), Per il popolo trentino. Protagonisti del movimento cattolico a inizio Novecento, Trento, 2014.